Gli strumenti

Clarinetto

Nella sua forma attuale si presenta come una canna cilindrica, debolmente svasata all’estremità e terminante in un padiglione che si allarga a forma di parabola. Come materiale si usa ebano, bosso o acero.
Si compone di 6 parti: il bocchino, il corpo superiore e il corpo inferiore col sistema delle chiavi, la campana o padiglione, e il barilotto fra il bocchino e il corpo superiore. Il bocchino, che può essere di legno, di gomma o di materiale sintetico, presenta un apertura rettangolare sulla quale viene fissata l’ancia semplice a mezzo di filo o viti. Il suonatore tiene il bocchino in bocca in modo che l’ancia appoggi sul labbro inferiore, che viene a trovarsi sopra i denti.
Trae le sue origini dalle prime forme della zampogna che a volte veniva suonata con un'unica ancia.
Un tipo particolare, che veniva suonato con un'ancia semplice sporgente dall'estremità superiore, fu chiamato chalumeau. Esso rappresenta la forma primitiva del clarinetto da cui neI 1690 il tedesco J. Ch. Denner apportando alcune migliorie ottenne uno strumento in grado di produrre più facilmente i suoni armonici dell'ottava superiore detta clarino, da qui il termine diminutivo di clarinetto. In seguito continuò a evolversi fino ad arrivare al 1840, quando a Parigi L.A. Buffet e A. Klosé applicarono il sistema di chiavi di Bhöm allo strumento, che quattro anni più tardi fu brevettato con il nome di clarinetto à anneaux mobiles.
Fra tutti gli strumenti della banda il clarinetto tiene il primo posto. Anche considerato nelle varie espressioni sotto cui si presenta, costituisce un quartetto completo che può essere la base di una Banda bene organizzata, paragonabile, relativamente alla sua importanza, al quartetto ad arco dell’Orchestra

I Clarinetti in uso nella maggior parte delle Bande sono:
Clarinetti Piccoli (nei toni di Lab e Mib)
Clarinetto Soprano (nel tono di Sib)
Clarinetto Contralto (nel tono di Mib)
Clarinetto Basso (nel tono di Sib)

Ad eccezione delle note più basse penetranti, con effetto sonoro melanconico e sinistro, il registro grave ha un timbro cupo e dolce mentre il registro acuto brilla per vivacità e chiarezza.

Flauto

Strumento musicale aerofono, a canna aperta, in legno o in metallo; il suono vi è prodotto da una sottile colonna d'aria che le labbra dell'esecutore mandano a infrangersi contro il bordo di un foro circolare, provocando la vibrazione dell'aria contenuta nel tubo sonoro.
Il flauto è uno strumento a imboccatura laterale, da cui il nome di "flauto traverso", usato fino al xviii sec. per distinguerlo dal flauto diritto. L'aggettivo "traverso" in seguito fu sottinteso, dato l'assoluto predominio dello strumento nella pratica musicale. La variazione di altezza dei suoni si ottiene modificando la forma e la velocità di vibrazione della colonna d'aria, o la lunghezza della canna, per mezzo di una serie di fori disposti lungo lo strumento a conveniente distanza. Il flauto è oggi, di solito, costituito da una canna cilindrica d'argento o metallo argentato di 19 mm di diametro e di 67 cm di lunghezza, smontabile in tre parti. Oltre al foro laterale dell'imboccatura, il flauto è munito di sedici fori e di un sistema di chiavi e di leve che facilitano l'emissione del suono e la diteggiatura. La sua estensione è di tre ottave, da do3 a do6. Il flauto ha due varianti che differiscono solo per le dimensioni: l'ottavino o flauto piccolo e il flauto contralto o flautone, in fa o in sol, le cui rispettive estensioni vanno dal re4 al si bemolle6, e dal sol2 al sol5.

Sassofono

Saxòfono o sassòfono è uno strumento musicale a fiato, in metallo, con tubo conico, ad ancia semplice simile a quella del clarinetto.
Il sassofono fu inventato intorno al 1840 da A. Sax (da cui il nome); viene costruito in sette tipi: sopranino, soprano, contralto, tenore, baritono, basso e contrabbasso, con estensione di due ottave e una quarta ciascuno. Il sassofono è in grado di produrre tutta la serie dei suoni armonici; ha facilità di emissione, suono intenso nel forte, timbro penetrante e leggermente velato, dal colore caldo e sensuale. Impiegato nelle orchestre sinfoniche per particolari effetti espressivi, è stato valorizzato, per le sue qualità timbriche e tecniche, nelle bande e soprattutto nei complessi jazz.

Percussioni

Piatti

Strumento a percussione costituito da un sottile disco, di solito in bronzo, di forma concava.
Può essere suonato in coppia, percossi uno contro l'altro, oppure singolarmente colpito da bacchette di vario spessore; produce un suono di altezza indeterminata e di durata variabile. I piatti possiedono generalmente un manico di cuoio con cui li si impugna; nell'ambito della musica leggera sono di solito retti da un sostegno e suonati con l'ausilio di un pedale che consente di percuoterli meccanicamente, oppure utilizzando bacchette o spazzole di diversa durezza e dimensione. La presenza dei piatti, usati nelle cerimonie religiose sin dall'antichità, è documentata in Europa almeno dal periodo medievale. Nel corso del XVIII secolo la loro notorietà crebbe sulla scia della moda della musica militare turca, e in seguito entrarono a far parte stabilmente dell'orchestra. La costruzione dei piatti è divenuta tradizionale appannaggio della Turchia e della Cina. Questi strumenti si differenziarono soprattutto per le dimensioni della cupola centrale, che può essere molto pronunciata o appena accennata. Nell'antichità erano diffusi anche dei piccoli piatti digitali (cimbali) che producevano un suono assai simile a quello di una campanella

Tamburo

Strumento musicale a percussione costruito con una o due membrane tese e fissate a una cassa cava di struttura semisferica o tubolare. Le membrane possono essere percosse direttamente dalle mani o tramite bacchette. La cassa, oltre a permettere alle membrane di essere ben fissate e rimanere tese, funziona anche come risuonatore. Le casse dei tamburi di tipo tubolare possono variare dalla forma cilindrica della grancassa, alla forma a barile di alcuni tamburi indiani e cinesi, alla forma a calice del darabuka, tamburo a membrana singola.
Se la cassa è troppo ristretta per fungere anche da risonatore, come nel tamburello, lo strumento è definito tamburo a cornice. I tamburelli presentano una superficie singola e coppie di dischetti metallici inserite nel supporto ligneo a distanze regolari. Lo strumento può essere agitato senza soluzione di continuità, ottenendo così il caratteristico suono scintillante dato dalla percussione delle coppie di dischetti, oppure semplicemente percosso con il pollice, in modo da ottenere una percussione dei dischetti più lieve, o infine percosso con le nocche.
I tamburi con cassa semisferica e con membrana unica sono invece detti timpani. Questi ultimi vengono generalmente suonati in coppie e possono essere intonati ad altezze prestabilite; questo tipo di tamburi, oltre ai timpani dell'orchestra occidentale, comprendono le naqqara della musica islamica, dalle quali discendono direttamente le naccare diffuse nell'Europa medioevale; e infine la baya, una coppia di tamburi noti come tabla, suonati nell'ambito della musica indiana.
Diffuso nell'India settentrionale e utilizzato nell'ambito della musica classica della regione, lo strumento consiste di due tamburi, il dagga o bayan, a forma di tazza da tè e suonato con la mano sinistra, e il leggermente più alto dayan, suonato con la mano destra.
La cassa del tamburo è costruita generalmente in legno, metallo o terracotta. La membrana, di pelle o di plastica, è fissata alla cassa per mezzo di bottoni, colla, lacci, corde o altro. Nei tamburi a doppia membrana della cultura occidentale, utilizzati sia in orchestra sia nelle bande, come il tamburo tenore e la grancassa, ogni membrana è fissata a due cerchi, i più esterni dei quali sono collegati con delle allacciature che permettono di aumentare la tensione delle membrane.
Nei tamburi di fattura recente, le allacciature sono sostituite da viti per regolare la tensione, situate nella parte superiore del cerchio.
Il tamburo militare ha un certo numero di corde, di budello o metalliche, tese sulla pelle inferiore, che vibrano quando la membrana superiore viene percossa. Il tamburo militare è assimilabile al tambourin, un tamburo a doppia membrana, solitamente suonato insieme al galoubet, piccolo flauto a tre fori nella musica medievale europea. La grancassa della banda militare turca fu introdotta nella musica europea nel corso del XVIII secolo. I bongos e le congas sono tamburi di origine afro-cubana a membrana singola. Il tom-tom è invece un tamburo a membrana doppia originario delle popolazioni dei nativi americani. Una grande varietà di tamburi si trova nella sezione degli strumenti a percussione dell'orchestra occidentale.
I tamburi sono generalmente classificati fra i membranofoni, strumenti forniti di una membrana che messa in movimento tramite sfregamento o percussione produce un suono. Alcuni strumenti denominati tamburi, come i tamburi metallici caraibici (suonati solitamente in gruppi denominati Steel Bands), non possono essere classificati fra i membranofoni, ma rientrano negli idiofoni.

Grancassa

Strumento a percussione, a suono indeterminato, formato da una cassa cilindrica di legno alle cui estremità sono poste due membrane in pelle di montone mantenute in tensione per mezzo di tiranti a vite. (Su una delle due facce sono tese trasversalmente due corde di minugia che, vibrando, ne ravvivano la risonanza.)
La grancassa si suona con apposita mazza a semplice o doppia testa sferica, ricoperta di feltro, sughero o pelle, o anche, per ottenere particolari effetti, con le bacchette da timpano; viene appoggiata sopra un cavalletto o, nelle bande, sospesa per mezzo di due cinghie alle spalle dell'esecutore, che può così suonarla camminando.

Corno

Strumento in rame fornito di bocchino, di una lunga canna conica più volte ritorta e di tre pistoni.
Corno inglese, contralto dell'oboe, intonato in fa; le note prodotte risultano una quinta sotto a quelle notate. (Identico all'oboe per meccanismo, è costruito con un tubo più lungo e più grosso, con bocchino leggermente incurvato e con padiglione di forma tondeggiante. La sua estensione è di due ottave e mezzo. Si ignora l'origine dell'aggettivo "inglese" applicato a tale strumento.)
Corno di bassetto, antico nome del clarinetto contralto.
L'antico corno d'armonia o corno naturale in fa non differiva molto dal corno da caccia in re. Era privo anch'esso di fori e le labbra degli esecutori avevano funzione di ance: attraverso la diversa pressione sul bocchino dividevano la colonna d'aria in 2, 3, ecc. (massimo 16) segmenti vibranti. Veniva così ottenuta una serie di suoni dell'estensione di tre ottave e mezzo, cioè dal suono fondamentale all'armonico 16. L'innovazione, realizzata nel 1815 da Stölzel, permise di emettere con facilità e precisione tutti i gradi della scala cromatica, attraverso un meccanismo a pistoni, semplificando in tal modo la tecnica dello strumento. Il corno a pistoni, accordato in fa o in si bemolle, fu impiegato in orchestra dal 1865. Verso la fine dell'Ottocento fu realizzato il corno doppio, nel quale mediante l'abbassamento di un pistone è possibile spostare la tonalità d'impianto da fa a si bemolle. Tale strumento è tuttora in uso in tutte le orchestre

Flicorno

Nome dato a una famiglia di strumenti aerofoni a tubo conico che si ricollegano nelle estensioni acute alla cornetta, in quelle gravi alla tuba.
I principali flicorni sono: il flicorno sopracuto in si bemolle o la; il flicorno sopranino in mi bemolle; il flicorno soprano in si bemolle; il flicorno contralto in mi bemolle, accordato un'ottava più bassa del flicorno sopranino; il flicorno tenore o baritono in si bemolle, accordato un'ottava sotto al flicorno soprano, detto anche bombardino; il flicorno basso-grave in fa e in mi bemolle, detto anche bombardone. I flicorni costituiscono un elemento prezioso nelle bande.
Flicorno tenore, baritono, basso: sono tre elementi della famiglia accordati al medesimo Diapason. Se si misura lo sviluppo del loro canneggio, lo si trova uguale per tutti e tre. La differenza consiste nel diametro, che offre maggiore o minore facilità di risalire agli acuti o discendere nei gravi. Ognuno dei registri di questi strumenti corrisponde al registro vocale. Questi strumenti sono essenzialmente cantabili e sono insostituibili per eseguire le parti del cosiddetto controcanto. Il flicorno Baritono è conosciuto sotto il nome di Bombardino; il Flicorno Basso è conosciuto sotto il nome di Eufonio ed è dotato di un quarto pistone che lo arricchisce di 5 nuove posizioni.

Tromba

Adottata dagli eserciti di ogni paese e di ogni epoca, la tromba, per la sua voce chiara e squillante capace di essere udita a distanza è entrata stabilmente nella tradizione militare. Essa occupa, come il corno, un posto importantissimo nell'orchestra sinfonica. Il suo timbro baldanzoso e sonoro si presta non solo a evocare scene di guerra, ma anche a esprimere sentimenti di gioia, di fierezza sino a raggiungere, quando è suonata sottovoce, effetti di una dolcezza estrema. Talvolta vengono applicate alla sua campana delle speciali sordine che ne modificano radicalmente il timbro. Oltre che nell'orchestra sinfonica, la tromba ha un larghissimo impiego nelle bande e nelle fanfare militari. Ma la più grande notorietà, soprattutto come brillante strumento solista, l'ha conquistata nel campo del jazz, stile musicale che ricorda il famoso trombettista Louis Amstrong. Esiste anche un modello più piccolo dal suono più acuto e squillante chiamato trombino. La tromba è costituita da un tubo di ottone o d'argento, lungo circa due metri e mezzo, curvato più volte per ridurre le dimensioni totali, e munito di tre pistoni, come generalmente tutti gli altri strumenti di questa famiglia. Il suono viene prodotto grazie alla vibrazione provocata dalle labbra del musicista contro il bocchino a tazza dello strumento. La parte terminale dello strumento prende il nome di padiglione. Funzionamento del meccanismo a pistoni. Quando il pistone è in posizione di riposo l'aria passa in tutto il canneggio principale. Quando il pistone viene abbassato la colonna d'aria risulta allungata perché costretta a percorrere un segmento di canna supplementare. Le sordine diritta, a tazzina e wow-wow sono di legno, di metallo, di caucciù o di polistirene, in varie forme e possono essere infilate nel padiglione della tromba per diminuire il volume del suono o produrre effetti particolari.
Esistono diversi tipi di trombe anche se differiscono di poco l'uno dall'altro, in orchestra si usano specialmente quella in DO, in LA e in Sib

Trombone

Il trombone è stato sviluppato a partire dalla tromba ed è stato costruito in diverse taglie: contralto, tenore e basso. Il timbro del trombone tenore è nobile, caldo e potente: può dare un senso di solennità e di grandezza come di calda e serena dolcezza. Nell'orchestra sinfonica vengono in genere impiegati tre tromboni tenori: il terzo è talvolta alternato con il trombone basso. Il trombone tenore, che presenta un tubo circa due volte più lungo di quello della tromba, possiede una voce più grave. La sua meccanica è comunque diversa, infatti mentre negli altri strumenti della stessa famiglia la lunghezza della colonna d'aria contenuta nel tubo può essere variata azionando dei pistoni o delle chiavi, nel trombone tenore questo si ottiene spostando un segmento del tubo, chiamato alla francese "coulisse". Lo spostamento della coulisse provoca la variazione della lunghezza del tubo producendo quindi le diverse note. Se la coulisse viene spostata gradatamente mentre si emette un suono, allora questo suono scivolerà verso l'altro (o gli altri) producendo un effetto particolare, molto sfruttato nel jazz: il glissando (o glissato). Il trombone tenore ha solo la coulisse per modificare l'altezza delle note. Le sette posizioni della coulisse, combinate con le variazioni della intensità di insufflazione stabilite dall'esecutore, determinano l'altezza del suono. Il bocchino (a tazza) del trombone è più largo e profondo del bocchino della tromba.

Tuba

Inventata in Germania intorno al 1830 e introdotta dapprima nelle bande, poi, nella seconda metà del secolo, nelle orchestre sinfoniche, la tuba presenta tubo conico, con ampio padiglione; è munita di pistoni in numero di 4, 5 e talvolta anche 6, che consentono di realizzare la scala cromatica per un'estensione di quasi quattro ottave. Il timbro è squillante e le sue possibilità espressive assai varie, agevolate dalla facilità con cui è possibile produrre i suoni. Delle numerose varietà di tuba, quelle di uso più frequente sono: la tuba bassa (in ingl. e in ted. basstuba) in si bemolle, la tuba bassa grave in mi bemolle o in fa, la tuba doppia contrabbassa in fa-si bemolle, anche denominate bombardoni. Con il termine di tuba wagneriana si intende una speciale tuba munita di quattro pistoni e di un bocchino di forma conica simile a quello del corno; nella Tetralogia, Wagner ne prescrive quattro, due tenore, in si bemolle, e due basse in fa.
Il basso tuba è lo strumento più grave della famiglia degli ottoni. Il timbro è potente e oltre che ad ottenere effetti grotteschi o paurosi, si presta egregiamente a rinforzare i crescendi di tutta l'orchestra. È lungo quasi undici metri, e anche se le sue dimensioni risultano ridotte dal fatto che il tubo è ritorto a spirale come nel corno, il suo peso non indifferente lo rende di difficile manovrabilità. Il tubo ha forma conica e, raccolto come nel corno e nel trombone, viene tenuto praticamente in braccio dallo strumentista. Molti di questi strumenti hanno tre chiavi, ma ve ne sono anche alcuni che ne possiedono quattro o cinque per poter raggiungere le note più gravi. L'imboccatura, come nella tromba e nel trombone, è a tazza.